Il Museo del Divisionismo presenta venerdì 3 luglio due importanti frammenti di storia, due capolavori di una stagione irripetibile di Giuseppe Cominetti, un artista che nei primi anni del Novecento, partendo da una salda formazione divisionista, ha saputo intraprendere un’originale ricerca stilistica di assoluta modernità e valore internazionale.
In contemporanea presso il cortile della Sala Convegni della Fondazione C.R. Tortona, si terrà un’esibizione di Tango sotto la direzione artistica di Peter Larsen Dance Studio A.S.D. di Alessandria con ospiti, musicisti e ballerini internazionali.
Con la collaborazione di Centro Danza Borello Novi Ligure, di Roberta Borello – Accademia Pakytango A.S.D., Alessandria di Pasquale Bloise – A.S.D. Tango Mio, Casale Monferrato di Oscar Casares con Pasquale Bloise e Oscar Cesares.
Si ringrazia per la collaborazione il Circolo del Cinema di Tortona.
Nel 1909, dopo i successi dell’esposizione al Salon d’Automne di Parigi, Giuseppe Cominetti si trasferisce nella ville lumière, capitale riconosciuta della Belle Époque.
Nel principale palcoscenico della vita culturale del tempo, Cominetti vive la bruciante stagione fauve e l’affacciarsi prepotente alla storia dell’arte della rivoluzione Cubista e Futurista.
In questo clima di “rivoluzione estetica”, Cominetti inizia un percorso di avanguardia attraverso il quale riesce ad interpretare, con i suoi colori accesi e una pennellata decisa e divisa, il dinamismo di una società in rapida evoluzione, di un’Europa, culla della rivoluzione industriale e delle prime innovazioni tecnologiche, che preparava sotterraneamente la grande carneficina del primo conflitto mondiale.
Nelle movenze sensuali e sfrenate dei ballerini dei suoi “Tango”, Cominetti vive la sua grande stagione parigina, trova un meritato successo interrotto dal divampare della guerra di cui si farà, immediatamente, uno dei più graffianti e profondi cronisti.